50A EDIZIONE DEL FESTIVAL DE LA CITÉ

Donnerstag 09.06.22
da: Corinne Jaquiéry

Dal 5 al 10 luglio 2022, il festival de la Cité celebra 50 anni di inno alla cultura multidisciplinare ad accesso libero. 83 concerti e spettacoli di danza, musica, arti circensi, teatro e performance sono stati programmati sotto la guida di Myriam Kridi che lascia la direzione dopo sette edizioni.

Dopo aver ridotto la sua dimensione nel 2020 e nel 2021 a causa della pandemia di coronavirus, il Festival de la Cité tornerà in piena attività per la sua 50ª edizione. Dal 5 al 10 luglio 2022, l'evento gratuito offrirà un raffinato programma multidisciplinare in 18 sedi, alcune delle quali lontane dal suo cuore storico, come i frutteti dell'Hermitage, il terreno incolto di Vallon, la fabbrica Tridel e i boschi di Sauvabelin.


In programma oltre 80 proposte artistiche (teatro, danza, circo o musica), tra cui, per la danza, "Le variazioni Goldberg" (Platform-K & Michiel Vandevelde), "Danze della morte" (Michiel Vandevelde), "Frontera Border" (Amanda Pina), "Groove" (Soa Ratsifandrihana), e Maya Masse, una delle "ballerine più straordinarie" della nuova generazione, specializzata in crump a Parigi. Alla Cité si esibirà in "Bullet Time", una coreografia che utilizza la schivata al rallentatore come resistenza non violenta.


Per celebrare il suo 50° anniversario, il Festival de la Cité invita gli spettatori al ballo alla Mercerie. Che siate una coppia, un solista o un gruppo, il posto è riservato al ballo. L'atmosfera e la musica saranno diverse ogni sera, riflettendo la diversità del pubblico che il festival riunisce da mezzo secolo.


Oltre al piacere di poter godere di un'eccezionale 50ª edizione, il Consiglio di Amministrazione del Festival de la Cité ha elogiato il lavoro di Myriam Kridi, che ha "sviluppato l'influenza regionale e internazionale di questo evento multidisciplinare". La regista ha difeso con fervore le scenografie insolite nello spazio pubblico. In sei edizioni, che presto saranno sette, ha perseguito la missione del Festival di democratizzazione culturale e di valorizzazione dei progetti artistici attraverso il loro radicamento nel quartiere della Cité e oltre. Myriam Kridi ha dimostrato brillantemente che l'assunzione di rischi artistici può essere conciliata con un approccio generale al pubblico.


Scoprite il programma qui: www.festivalcite.ch