TASKFORCE CULTURE SULLE MODIFICHE ALL'ORDINANZA COVID-19 CULTURA

Donnerstag 22.04.21
da: Wanda Puvogel / Sarah Marinucci

Le modifiche all'Ordinanza COVID-19 Cultura adottate dal Consiglio federale lo scorso 31 marzo migliorano chiaramente la situazione di molti operatori culturali e nel loro complesso sono accolte positivamente. Tuttavia vi sono ancora alcune questioni importanti che rimangono insoddisfatte, se non addirittura irrisolte.

Le modifiche dell'ordinanza culturale COVID-19 corrispondono al risultato della sessione di primavera, in cui sono state discusse delle questioni centrali segnalate dalla Taskforce Cultura, ma allo stesso tempo rimangono punti irrisolti. Danse Suisse si è dimostrata molto attiva nel sottolineare queste lacune.


È positivo che gli indipendenti – lavoratori con contratti di lavoro a tempo determinato che cambiano spesso – siano stati finalmente presi in considerazione nella legge e nell'ordinanza. Inoltre, da marzo 2020, i lavoratori nella cultura possono ricevere retroattivamente un risarcimento per la perdita di guadagno senza interruzione. Finora, questo era solo il caso delle imprese culturali. Infine, le modifiche dell'ordinanza sulla cultura hanno semplificato la presentazione delle domande e quindi reso più facile l'ottenimento di aiuti d'urgenza tramite Suisseculture Sociale.


Purtroppo l'estensione delle misure di sostegno al settore dell’insegnamento in ambito culturale, come richiesto dalla Taskforce Cultura, è ancora carente. Sebbene alcuni cantoni abbiano riconosciuto questa esigenza, la formazione professionale dei giovani artisti in Svizzera è seriamente in pericolo senza un sostegno adeguato. Rimane anche l'incertezza sia per le imprese culturali che per gli operatori culturali per quanto riguarda la pianificazione del futuro e la sicurezza finanziaria che la accompagna. A questo proposito, molte domande rimangono senza risposta, soprattutto per quanto riguarda il fatto che la sostituzione del reddito per i lavoratori autonomi sarà inizialmente pagato solo fino al 30 giugno 2021.


al Comunicato stampa della Taskforce Culture del 09.04.2021